Rinnovata anche quest’anno la collaborazione con
che è entusiasta di annunciare che, la 6a edizione avrà come tema principale la “FELICIZIA“, si svolgerà il 13 Aprile 2024.
In un mondo che ha sempre più voglia di litigare e fare a botte, in debito di ossigeno per una quotidianità che si fa ogni giorno più liquida, che carica i cannoni parlando di pace, che promette di essere diverso per restare sempre uguale, proprio noi, nel nostro piccolo, quest’anno ci siamo accampati il diritto di coniare un nuovo termine: “Felicizia”.
È il tamponamento lessicale – per una volta senza colpe – fra Felicità & Amicizia, un paio di dettagli che mancano sempre più all’appello nelle vite di ciascuno di noi. Abituati come siamo a robotizzare le giornate e scandire le agende, malgrado la vita si tenga stretta il diritto di far saltare i semafori quando hai fretta, o dare il via all’ultimo treno della giornata un minuto prima o uno dopo, ma sufficiente per vederlo andare via.
Da un lato la felicità, che tanti ormai confondono con l’allegria, uno stato d’animo che va allenato, curato e tenuto in forma anche quando il mondo sembra avercela con te. Dall’altra l’amicizia, l’affiatamento, la fratellanza, il senso profondo di appartenere ad un gruppo o una community di gente che si sceglie per farsi compagnia durante un pezzo di strada, lungo o corto che sia.
Ma Felicizia è anche un invito a uscire dalla propria ‘confort zone’, ad aprirsi e ad uscire di casa indossando qualcosa fuori moda, che non si usa quasi più: un sorriso stampato sulle labbra. Perché “la vita è come uno specchio: ti sorride solo se la guardi sorridendo”, come amava ripetere Jim Morrison, per buttarla anche un po’ sul rock. Che male non fa mai.
Ma per finire vuol essere soprattutto un manifesto e un inno dedicato a chiunque abbia un cuore disposto a spostare ragnatele antiche fatte di pregiudizi, paure, preclusioni e tabù, per farlo proprio.
Siamo tutti qui per caso, e per caso un giorno ce ne andremo. Ma il tempo di mezzo – il viaggio della vita – non merita di essere vissuto con il broncio. Siamo un atomo di eternità, e ognuno è libero di scegliere se convivere con il sapore amaro del rammarico, o quello dolce e un po’ frizzante della “Felicizia”.
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